La rivoluzione musicale di Spotify

Spotify

LA RIVOLUZIONE MUSICALE DI SPOTIFY

Spotify ha decisamente cambiato il modo in cui concepiamo e ascoltiamo la musica negli ultimi anni. In un mondo dove ormai tutto è digitale, sempre meno persone acquistano dischi fisici e si affidano sempre più alle piattaforme streaming, dove con un fisso mensile hai accesso a milioni di artisti e brani in tutto il mondo. Questo però non ha sempre un effetto positivo per gli artisti, dal momento che la concorrenza cresce, i guadagni sono inferiori e sempre meno persone vanno a vedere gli eventi dal vivo.

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COME È NATO SPOTIFY

Spotify AB nasce come startup sviluppata nel 2006 dallo svedese Daniel Ek a Stoccolma e il programma viene successivamente lanciato sul mercato nell’ottobre 2008.

È disponibile sia in versione gratuita con spot pubblicitari, che a pagamento nella versione premium, senza pubblicità e con diverse funzioni non presenti nella versione gratuita.

Oltre al catalogo di brani, il programma consente di creare e condividere playlist, sono presenti i testi della maggior parte dei brani, lo si può collegare ai social media, esiste la funzionalità radio che genera playlist casuali basate su generi e criteri specificati dall’utente.

Sull’argomento vi consigliamo la serie tv The Playlist, su Netfilx: https://www.netflix.com/it/title/81186296

I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI

Perchè usare Spotify?

Innanzitutto, come abbiamo detto, ha un’immensa libreria musicale con oltre 80 milioni di brani e ha un ottimo sistema di organizzazione della musica preferita. E’ compatibile con tutte le piattaforme più diffuse sia su computer che telefono. Per chi ha la versione premium, la musica può essere scaricata e ascoltata offline, ottimo per esempio per quando si viaggia in aereo o in assenza di connessione ad internet. Ogni lunedì Spotify genera, inoltre, una playlist intitolata Discovery che si basa sulle abitudini di ascolto dell’utente utilizzando un eccezionale algoritmo. Infine, utilizza un’interfaccia davvero user-friendly e intuitiva per organizzare la musica, ascoltare la radio ecc. Una funzione molto apprezzata dagli utenti, inoltre, è il Wrap che alla fine di ogni anno consente di avere un riassunto della musica ascoltata durante l’anno, la top 5 dei brani e degli artisti più ascoltati e ne permette anche la condivisione sui social. Ottima e utile funzione anche per gli artisti.

Passando invece agli svantaggi, questi riguardano coloro che scelgono la versione gratuita; il più grosso svantaggio sono sicuramente gli annunci pubblicitari tra i brani e gli episodi dei podcast. Non si possono ascoltare specifici brani su richiesta e si possono saltare fino a un massimo di 6 brani alla volta per ogni ora di ascolto. La qualità del suono è inoltre ridotta.

SPOTIFY FOR ARTISTS

Per gli artisti, esiste poi una versione speciale di Spotify, ossia una piattaforma ideale per gli artisti emergenti che desiderano farsi notare. In questo modo, infatti, essi possono entrare a contatto diretto con la loro fan base, promuovere i brani e guadagnare visibilità. Bisogna però sottolineare che questa piattaforma non è disponibile per tutti gli artisti dal momento che esiste una competizione molto rigida e gli artisti devono lavorare sodo per promuovere le proprie canzoni.

Recentemente Spotify ha aggiunto una funzionalità chiamata Discovery Mode che consente agli artisti di ampliare il numero di stream e ascoltatori inserendo i brani nelle playlist radio e autoplay di altri artisti in cambio di una commissione detratta dalle royalties. Ovviamente anche in questo caso ci sono dei criteri affinchè un brano sia idoneo alla funzione, la quale può essere attivata solo dagli artisti in possesso della versione For Artists.
Scritto da: Elena Mecca

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