IL PENSIERO NORDICO
TROVARE LA FELICITÀ SOTTO L'AURORA BOREALE
ANNA BRÄNNSTÖM
IDA MONTRASIO
GIUNTI EDITORE
E così attraversare un ponte è come tornare a casa. Quello che attraversa Anna collega le due sponde della sua piccola città natale. Sotto scorre il fiume, immutato fin dai tempi dell’era glaciale. Ha la sua sorgente sulla montagna più alta della Svezia che i Sami chiamarono “picco alto e appuntito, con calderone”, Kebnekaise. Ed è proprio a Kalix, dove Anna è nata, che sfocia e si mescola con altri fiumi svedesi e finlandesi contribuendo alla speciale acqua salmastra del Golfo di Botnia.
Kalixälven scorre libero e vivace, privo di dighe e da sempre veicolo per il trasporto di merci e legname. Avvalersi della forza della corrente per il trasporto del legname era ancora la prassi ai tempi del nonno di Ida. Fino agli anni ’60 il fiume Ume si ingorgava di tronchi galleggianti, guidati lungo il corso d’acqua da operai specializzati nella tecnica della fluitazione. Le fotografie ingiallite immortalano un fiume vigoroso, in cui risuona la potenza delle sue correnti e lo scroscio delle cascate. Oggi, completamente adibito all’energia idroelettrica, Umeälven urla e biancheggia solo nella toponomastica in dialetto norrlandese.
MARI E PONTI ALLO STATO SOLIDO
Nei secoli l’acqua in forma solida ha permesso di attraversare il golfo tra Svezia e Finlandia e lo stretto tra Svezia e Danimarca. Nel frattempo iniziò la costruzione di ponti. A nord, i ponti sul fiume Torne collegano la Finlandia alla Svezia; a sud, abbiamo i ponti di Svinesund e di Solum che collegano la Norvegia alla Svezia. Infine Øresundsbron, il ponte tra Danimarca e Svezia che non solo collega i due Paesi, ma unisce l’intera penisola scandinava all’Europa.
L’ambizione di creare un ponte sullo stretto di Öresund risale al 19° secolo. Nel 1954 se ne ipotizzò la costruzione tra Helsingborg e Helsingør, ma fu solo nel 1989 che si iniziò a studiare un progetto per la sua effettiva realizzazione e nel 1991 Danimarca e Svezia firmarono l’accordo per l’avvio dei lavori. Inaugurato il 1 luglio 2000 dai due cugini, la regina Margrethe di Danimarca e re Carl XVI Gustav di Svezia, l’Øresundsbron è un imponente progetto infrastrutturale. Il ponte, che si inabissa trasformandosi in un tunnel sottomarino per poi riemergere su un’isola artificiale creata appositamente, collega Copenaghen, la capitale danese, direttamente con il capoluogo regionale svedese di Malmö. Reso famoso dalla serie poliziesca dano-svedese Bron, questo ponte sottolinea come sia possibile una collaborazione sui confini di giurisdizione, dove le due polizie di Stato si trovano a unire le forze per procedere alle buie e umide indagini della fiction.
PONTI DI SUTURA TRA GEMELLI DIVERSI - IL PENSIERO NORDICO
Il libro “Il pensiero nordico. Tovare la felicità sotto l’aurora boreale” passa in rassegna gli aspetti che contraddistinguono i Paesi nordici e ciò che hanno in comune, tutti riuniti sotto lo stesso cielo, dove danza misteriosa l’aurora boreale, e sotto lo stesso sole che in estate non tramonta mai. L’amore per la natura; le distanze, i silenzi; il contrasto tra un sentimento di comunanza e una visione individualistica della vita; gli abbracci e il calore di una casa dove accoccolarsi. Forse sono proprio la cultura e la mentalità nordica i veri ponti di collegamento tra questi Paesi.
“Il Pensiero Nordico. Trovare la felicità sotto l’aurora boreale”: dal 18 ottobre in tutte le librerie.
Per parlarne insieme a noi ci vediamo il 18 novembre alla Biblioteca del Parco Sempione in occasione di Book City 2023.
Descrizione:"Il pensiero Nordico"
Chi è Anna Brännström?
Mi chiamo Anna Brännström, sono nata in Svezia (Kalix),una piccola cittadina nel cuore della Lapponia. Devo il mio secondo nome Karenina a mia zia Lisa, all’epoca appassionata di letteratura russa e di Lev Tolstoj.
Dopo il diploma in giornalismo, mi sono laureata in Lingue e Letteratura a Umeå prima di insegnare nelle scuole medie inferiori e superiori. Parallelamente ho scelto di completare la mia formazione dedicandomi allo studio di project-leading, economia aziendale e marketing, svolgendo uno stage professionale in Italia, paese di cui mi sono innamorata e dove tuttora vivo.
Chi è Ida Montrasio?
Ida Montrasio si destreggia nel mondo italo-svedese da quando è nata.
Dalla redazione della rassegna stampa per la Camera di Commercio Assosvezia a Milano alla gestione dei canali social dell’Istituto Culturale Nordico, la svedesitudine la segue come un’ombra dalle calzelunghe: un doppio io che fedele alla legge di Jante si fa a metà, un ossimoro vagante che traducendo fiorisce due volte.
Per quanto sia famosa per il suo repertorio di pasticcini e i suoi progetti a lievitazione lenta, l’area di competenza che meglio la definisce è la traduzione dallo svedese, di cui è madrelingua.
(2) Comments