Film di Ingrid Bergman che devi vedere

ingrid Bergman

I MIGLIORI FILM DI INGRID BERGMAN

L’autunno e il freddo sono finalmente arrivati, e questo per molti significa dare vita a serate “film e copertina”. Perché non celebrarle con un’icona svedese? Una delle attrici più amate di tutti i tempi è Ingrid Bergman, oggi vista non solo come attrice di talento, ma come esempio di bellezza e icona della moda.

Divenuta famosa prima come attrice in film europei, e in particolare svedesi e tedeschi, grazie a loro si fece notare a livello internazionale, e per questo ha conquistato Hollywood nella sua età d’oro, tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, conquistando, nel 1956, anche il Premio Oscar come Attrice Protagonista nel film Anastasia. Ripercorriamone brevemente la vita, dall’infanzia in Svezia ai suoi ruoli iconici.

I film di Ingrid Bergman:

INGRID BERGMAN DA STOCCOLMA AD AMORI E SCANDALI DI HOLLYWOOD

Ingrid Bergman
Ingrid Bergman, photo credit: Pinterest
Ingrid Bergman è nata a Stoccolma nel 1915, figlia del fotografo Justus Samuel Bergman e di Frieda Henriette Auguste Louise Bergman. Bergman ha frequentato la Royal Dramatic Theatre School di Stoccolma prima di essere scelta per i suoi primi film.

Nel 1939, il produttore David O. Selznick le ha offerto l’opportunità di recitare nel suo primo film in lingua inglese, “Intermezzo: una storia d’amore“, un remake di un film svedese che aveva tra le attrici la stressa Bergman. Il film ha ottenuto un grande successo, rendendo l’attrice molto richiesta. Continuò a recitare in diversi film americani man mano che la sua fama cresceva.

Mentre era sposata con il suo primo marito, il medico svedese Petter Aron Lindström, Ingrid Bergman ha avuto una relazione molto pubblicizzata con il regista italiano Roberto Rossellini durante le riprese di “Stromboli” (1950). Fu l’attrice per prima a mostrare il suo interesse per Rossellini, inizialmente per la sua arte, di cui fu incantata.

Nel 1948, infatti, gli scrisse una lettera oggi piuttosto famosa: “Signor Rossellini, se dovesse aver bisogno di un’attrice svedese che parla molto bene l’inglese e un po’ di tedesco, che riesce a farsi comprendere in francese e che in italiano sa dire solo ‘ti amo’, verrò in Italia per fare un film con lei”. In seguito al divorzio da Lindström, Bergman e Rossellini si sono poi sposati e hanno avuto due gemelle: l’attrice Isabella Rossellini e l’accademica Isotta Rossellini. Durante quel matrimonio, che è durato dal 1950 al 1957, Rossellini si è dimostrato possessivo, non permettendo a Bergman di lavorare con altri registi.
Quando si sono divisi, Bergman è tornata a Hollywood. Nel corso della sua carriera, Bergman è stata legata a molti uomini (in modo simile all’attrice svedese Inger Stevens), per cui è stata pubblicamente criticata, ma è rimasta inamovibile e fedele a se stessa. È citata dicendo: “La gente mi ha vista in ‘Giovanna d’Arco’ e mi ha dichiarato una santa. Non lo sono. Sono solo una donna, un altro essere umano.” Ingrid Bergman morì nel 1982 a 67 anni, ma il suo lavoro sopravvive ancora oggi. Ecco dove poterla ancora ammirare.

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ASSASSINIO SULL'ORIENT EXPRESS (1974)

Da poco è uscito nelle sale il secondo sequel del suo remake, ma Assassinio sull’Orient Express, la sua versione più famosa, è quella del Settantaquattro, proprio con Ingrid Bergman, seppur in un ruolo relativamente minore, quello di Greta Ohlsson. Un ruolo che lei insistette molto per avere.

Il suo impatto è fortemente avvertito nel suo monologo. Il regista Sidney Lumet ha girato il discorso in un’unica ripresa, e il percorso emotivo di Bergman all’interno di quella scena è una meraviglia.

CASABLANCA (1942)

Secondo l’American Film Institute, questo è il terzo miglior film di tutti i tempi e non a caso c’è Ingrid Bergman, co-protagonista di Humphrey Bogart.

Casablanca narra la storia di Rick Blaine e Ilsa Lund, ex amanti che si incontrano nuovamente verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando Rick gestisce un bar e una sala da gioco a Casablanca. Grazie ad alcune frasi che nel tempo sono diventate iconiche, e alle eccellenti performance, Casablanca ha vinto l’Oscar come miglior film nel 1942.

GASLIGHT (1944)

Gaslighting è un termine che significa manipolare emotivamente qualcuno facendogli dubitare della propria memoria e della propria sanità mentale. Il termine proviene dalla pièce di Patrick Hamilton “Gas Light” del 1938, su cui si basa questo film. Ingrid Bergman interpreta Paula, la donna abusata dal marito, interpretato con intensità esplosiva da Charles Boyer, e qui ha vinto il suo primo premio Oscar.

NOTORIOUS - L'AMANTE PERDUTA (1946)

La storia di un triangolo amoroso tra spie vede due uomini innamorati di Alicia Huberman, interpretata da Ingrid Bergman: T.R. Devlin, interpretato da Cary Grant, e Alexander Sebastian, interpretato da Claude Rains.

Considerato un punto di svolta artistico (e uno dei migliori film) per il regista Alfred Hitchcock, “Notorious” è noto non solo per le classiche interpretazioni noir, ma anche per la sua trama audace. Alicia Huberman è ben nota per il suo passato “promiscuo”, e nel film c’è un bacio che è riuscito a sfuggire per poco alla “regola dei tre secondi” della censura, poiché Grant e Bergman continuavano a interrompere il bacio e poi a ricominciarlo.
SINFONIA D’AUTUNNO (1978)
Uno dei suoi film più recenti, è anche considerato tra le sue interpretazioni più coraggiose: quella di una madre negligente, una famosa pianista classica che deve affrontare la vita con la figlia (Liv Ullmann), in un’analisi della relazione genitori-figli, e del perdono. Non ha vinto l’Oscar, ma fu nominata anche in questo caso come Miglior Attrice.
VIAGGIO IN ITALIA (1954)
Viaggio in Italia segue una coppia inglese mentre viaggia a Napoli per vendere una villa ereditata. Nel film non succede molto; si tratta principalmente della relazione tesa tra la coppia e delle piccole cose che erodono l’amore.

Lo sfondo incredibilmente bello dell’Italia offre un contrasto netto alla piccola e scomoda dialettica tra i due protagonisti. In questo film, Ingrid Bergman ha vinto il suo terzo e ultimo Premio Oscar come miglior attrice non protagonista.

Articolo in collaborazione con

Robin Mørensson,
founder @ NØGLEN

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