Quali sono le associazioni LGBT in Norvegia? La Norvegia è in prima linea nell’inclusione e tutela delle persone LGBTQIA+.
Paese ricco e sviluppato, la Norvegia è in prima linea nell’inclusione e tutela delle persone LGBTQIA+. Pur essendo partita un po’ più tardi, a causa della sua storia, nella lotta alle discriminazioni, è stata tra i primi paesi europei a riconoscere il matrimonio egualitario nel 2009, lo stesso anno della Svezia. Le due monarchie sono state i primi Paesi Nordici a riconoscerli (seguono l’Islanda nel 2010, la Danimarca nel 2012 e la Finlandia nel 2017).
In Norvegia c’è un’associazione nazionale che si occupa di tutto, dall’inclusione a servizi di assistenza, alla promozione di eventi legati alla cultura LGBTQIA+: si chiama FRI, acronimo che gioca anche col significato della parola norvegese Fri, che significa “libero”. Oltre a lei, ci sono altre associazioni sia di stampo nazionale che locale, che elencheremo di seguito:
In Norvegia c’è un’associazione nazionale che si occupa di tutto, dall’inclusione a servizi di assistenza, alla promozione di eventi legati alla cultura LGBTQIA+: si chiama FRI, acronimo che gioca anche col significato della parola norvegese Fri, che significa “libero”. Oltre a lei, ci sono altre associazioni sia di stampo nazionale che locale, che elencheremo di seguito:
• Skreiv Verden: organizzazione inizialmente parte di FRI, e dal 2010 indipendente nasce dal desiderio di creare un’organizzazione in grado di supportare le persone LGBTIQ+ con background minoritari attraverso luoghi di incontro sociale ;
• Skeiv Ungdom: sezione giovanile di Skreiv Verden che si concentra sulla libertà individuale di essere se stessi indipendentemente dall’identità di genere, espressione di genere o sessualità, e su percorsi di accettazione e tutela da bullismo delle persone più giovani;
• Forbundet for transpersoner i Norge (FTPN): associazione per le persone transgender di tutti i generi e orientamenti, che lavora per migliorare la loro situazione e inclusione nella società;
• Helseutvalget.no: organizzazione che lavora per promuovere la salute e la prevenzione delle malattie per persone omosessuali e bisessuali, così come per altre donne e uomini che hanno rapporti sessuali con persone dello stesso genere;
• Likestillingssenteret (Il Centro per l’Uguaglianza): centro interdisciplinare che si occupa di questioni legate all’uguaglianza di genere. Lavora anche con una definizione ampia di uguaglianza che include la maggior parte dei potenziali motivi di discriminazione: etnia, orientamento sessuale e disabilità.
• KUN: centro di formazione che offre conoscenze sull’uguaglianza di genere e sull’importanza della diversità nello sviluppo sociale.
• Fondazione Stensveen: La Fondazione Stensveen offre una varietà di servizi per la Federazione per le Persone Transgender in Norvegia. La loro missione è aiutare le persone a affrontare temi legati all’identità di genere durante fasi di transizione difficili nella loro vita e contribuire a una società più diversificata, inclusiva e tollerante.
• Oslo Pride e gli altri Pride: le associazioni che si occupano dell’organizzazione dei Pride locali e di altre attività di diffusione e sensibilizzazione sulla comunità LGBTQIA+ in Norvegia. Tra i Pride più importanti, oltre a quello di Oslo, anche quello di Bergen e Trondheim, ma ultimamente sta acquisendo rilevanza internazionale anche l’Arctic Pride di Tromsø, che si tiene ogni anno a novembre nella “Capitale Artica”.
• Skeiv Ungdom: sezione giovanile di Skreiv Verden che si concentra sulla libertà individuale di essere se stessi indipendentemente dall’identità di genere, espressione di genere o sessualità, e su percorsi di accettazione e tutela da bullismo delle persone più giovani;
• Forbundet for transpersoner i Norge (FTPN): associazione per le persone transgender di tutti i generi e orientamenti, che lavora per migliorare la loro situazione e inclusione nella società;
• Helseutvalget.no: organizzazione che lavora per promuovere la salute e la prevenzione delle malattie per persone omosessuali e bisessuali, così come per altre donne e uomini che hanno rapporti sessuali con persone dello stesso genere;
• Likestillingssenteret (Il Centro per l’Uguaglianza): centro interdisciplinare che si occupa di questioni legate all’uguaglianza di genere. Lavora anche con una definizione ampia di uguaglianza che include la maggior parte dei potenziali motivi di discriminazione: etnia, orientamento sessuale e disabilità.
• KUN: centro di formazione che offre conoscenze sull’uguaglianza di genere e sull’importanza della diversità nello sviluppo sociale.
• Fondazione Stensveen: La Fondazione Stensveen offre una varietà di servizi per la Federazione per le Persone Transgender in Norvegia. La loro missione è aiutare le persone a affrontare temi legati all’identità di genere durante fasi di transizione difficili nella loro vita e contribuire a una società più diversificata, inclusiva e tollerante.
• Oslo Pride e gli altri Pride: le associazioni che si occupano dell’organizzazione dei Pride locali e di altre attività di diffusione e sensibilizzazione sulla comunità LGBTQIA+ in Norvegia. Tra i Pride più importanti, oltre a quello di Oslo, anche quello di Bergen e Trondheim, ma ultimamente sta acquisendo rilevanza internazionale anche l’Arctic Pride di Tromsø, che si tiene ogni anno a novembre nella “Capitale Artica”.
LA STORIA E L’IMPORTANZA DI FRI IN NORVEGIA
Nonostante la Norvegia non fosse più danese da oltre un secolo, il suo legame con la Danimarca era ancora forte, anche in ambito LGBTQIA+. L’organizzazione oggi conosciuta come FRI (Foreningen for kjønns- og seksualitetsmangfold) ha origini storiche che risalgono al 1949, quando la branca norvegese del Dansk Forbundet af 1948 (oggi LGBT+ Danmark) accettò due rappresentanti in Norvegia. La filiale norvegese dell’associazione danese fu formalmente inaugurata il 20 maggio 1950, diventando così la prima organizzazione norvegese per uomini gay e segnando l’inizio del lavoro organizzato per i diritti delle persone gay in Norvegia. Nel 1953, il nome dell’organizzazione fu cambiato in Det norske forbundet av 1948 (DNF 48). In quegli anni, l’omosessualità era considerata un reato penale in Norvegia e veniva inoltre classificata come diagnosi psichiatrica. Per proteggersi da potenziali persecuzioni legali e discriminazioni, l’organizzazione operava in gran segreto.
Passarono quindici anni prima che qualcuno iniziasse a rappresentare apertamente DNF 48: Karen-Christine Friele, conosciuta come Kim, che dal 1965 fu la redattrice apertamente lesbica del primo giornale dell’organizzazione, OSS. Nel 1968 Kim Friele assunse la guida di DNF 48 e dal 1971 al 1989 ricoprì il ruolo di segretaria generale dell’associazione. Nel 1976, DNF 48 si divise in fazioni, una delle quali divenne il Fellesrådet for homofile organisasjoner (Consiglio congiunto delle organizzazioni gay). Le fazioni si riunirono successivamente con la creazione di LLH, il 29 novembre 1992. Durante il congresso nazionale del giugno 2008, il nome dell’organizzazione cambiò da Landsforeningen for lesbisk og homofil frigjøring (Associazione nazionale per la liberazione lesbica e gay) a LLH, abbreviazione che divenne ufficiale: Landsforeningen for lesbiske, homofile, bifile og transpersoner (Associazione nazionale per persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Infine, al congresso nazionale del 2016, l’organizzazione assunse il nome attuale: FRI – associazione per la diversità di genere e sessualità.
FRI si è sempre impegnata per la tutela dei diritti delle persone transgender. Nel febbraio 2014, insieme ad Amnesty International, ha chiesto al governo norvegese di modificare leggi e pratiche discriminatorie, eliminare l’obbligo di sterilizzazione, garantire l’accesso al riconoscimento legale del genere a chiunque e permettere alle persone transgender di accedere liberamente ai trattamenti medici desiderati, sottolineando le carenze dei diritti trans in Europa.
Ogni anno, la sede di Oslo di FRI ospita l’evento Oslo Pride, il principale Pride della capitale norvegese. Tuttavia, l’organizzazione ha dovuto affrontare campagne ostili da parte di gruppi anti-LGBT+, che sui social media hanno descritto l’“ideologia Pride” o l’“ideologia di genere” come una minaccia ai valori tradizionali. Tra i casi più significativi, la leader del gruppo anti-trans Women’s Declaration International (WDI) è stata indagata per incitamento all’odio nei confronti di un dipendente di FRI. La professoressa Elisabeth L. Engebretsen ha analizzato le attività sui social media dei movimenti anti-genere in Norvegia, evidenziando come gruppi e singoli associati a WDI, tra cui utenti anonimi di Twitter che prendono di mira FRI, rappresentino una “minaccia complessa alla democrazia”, come reazione populista ai principi fondamentali dei diritti umani e cercando di demonizzare l’esistenza stessa delle persone trans.
FRI lavora attivamente per l’uguaglianza e contro tutte le forme di discriminazione basate sul genere o sull’orientamento sessuale, sia in Norvegia sia a livello internazionale, come indicato nel documento programmatico dell’organizzazione. È partner del Global Equality Fund, gestito dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, e nel 2022 contava circa 4.100 membri. L’organizzazione continua a svolgere un ruolo fondamentale nella promozione dei diritti LGBT+ in Norvegia, attraverso attività educative, advocacy politica e l’organizzazione di eventi inclusivi come Oslo Pride.
Læs dansk med os!
Opiskele suomea kanssamme!
Lærðu íslensku með okkur!
Lær norsk med oss!
Läs svenska med oss!
Studia con noi!
