IL PONTE DI ØRESUND
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STORIA
Nel 2020 il ponte che collega la Danimarca con la Svezia, Copenhagen con Malmö, ha compiuto 20 anni. Il 1° luglio 2000 la regina Margherita II di Danimarca, in compagnia del re svedese Carlo XVI Gustavo, ha aperto questo collegamento in una festosa inaugurazione.
Durante i secoli ci sono state diverse proposte per creare una connessione permanente sullo stretto tra i due paesi Scandinavi. Già dalla seconda metà del ‘800 si parlava di un ponte, dopo aver scartato l’ipotesi faticosissima di riempimento dello stesso stretto, con terra e materiali artificiali. Nel 1954 si forma in Svezia la prima commissione in merito, producendo un primo progetto nel 1962.
Passarono poi gli anni, e la questione fu ripresa solo nel 1991, quando il governo svedese presentò una proposta per un collegamento efficace. Era in considerazione anche la connessione tra Helsingborg (Svezia) e Helsingør (Danimarca), ma si è data la priorità ad un collegamento tra le più grandi città Copenhagen (capitale della Danimarca) e Malmö. Ma nonostante ciò, un tunnel tra Helsingborg e Helsingør rimane ancora oggi come un’ulteriore ipotesi per il futuro.
La costruzione è iniziata nell’ottobre del 1995 e il costo complessivo, inclusi tutti i collegamenti su terra ferma, è stimato di circa 30 miliardi di corone danesi, rappresentando una delle infrastrutture scandinave più importanti e complesse che va ad incidere nella vita quotidiana dei cittadini: ogni anno passano circa 7 milioni di veicoli sul collegamento di Øresund, di cui 90% sono auto private.
LE PARTI DEL COLLEGAMENTO
L’architettura è firmata Dissing + Weitling, studio danese con un portfolio pieno di ponti imponenti. Con una lunghezza complessiva di quasi 16 chilometri, il collegamento è costituito da 3 parti:
– il ponte, che con i suoi 7,8 chilometri è il ponte strallato più lungo d’Europa adibito al traffico stradale e ferroviario
– il tunnel Drogdentunnelen, lungo 4,1 chilometri sul lato danese dello stretto
– L’isola artificiale Peberholm (letteralmente “l’isola di pepe”, isola gemella di Saltholm – “l’isola di sale”), dove le sezioni tunnel e ponte si incontrano.
IL PONTE
La parte più riconoscibile e iconica del progetto ha una sezione rialzata che permette il sottopassaggio di navi fino a 57 metri di altezza. È un ponte di tipo strallato, con due paia di piloni e degli stralli paralleli attaccati direttamente all’impalcato. Un ponte strallato somiglia ad un ponte sospeso classico, dove però l’impalcato è sospeso medianti pendini verticali ai cavi portanti che assumono la forma molto simile ad una parabola. Altri ponti strallati importanti sono Prins Clausbrug a Utrecht, Olanda, e il Viadotto Polcevera a Genova (progettato da Riccardo Morandi e parzialmente crollato il 14 agosto del 2018).
Due sono i livelli del ponte, in alto un’autostrada, sotto la quale passano i binari dei treni. Sul ponte di Øresund non è permesso l’attraversamento pedonale o ciclabile, anche se c’era la volontà di progettarvi una pista ciclabile in una fase iniziale di progettazione. Alla fine è stata la sezione svedese dell’impresa a togliere questa ipotesi dal progetto.
Øresundsbron, il nome ufficiale del ponte, è una combinazione tra la parola danese Øresundsbroen e la variante svedese Öresundsbron.
IL TUNNEL
Tra l’isola Peberholm e terra ferma danese il collegamento va in Drogdentunnelen, un tunnel sotto acqua. Questa scelta progettuale è stata fortemente influenzata da questioni di sicurezza in virtù del vicino aeroporto di Copenhagen.
Il tunnel è composto da quattro tubi separati, posizionati uno accanto all’altro in orizzontale: due tubi per l’autostrada e due per i binari ferroviari.
L'ISOLA
Infine c’è Peberholm, l’isola costruita appositamente per il collegamento di Øresund. Il materiale utilizzato è stato preso dal fondale dello stesso stretto Øresund ed altri luoghi vicini: intorno all’isola c’è una cornice con delle pietre prese da Bohuslän in Svezia e Dalby, Danimarca.
Peperholm è da subito una riserva naturale e in generale non è permesso la sosta per il pubblico.
Inizialmente un luogo roccioso e nudo, ora la natura si è riappropriata dell’isola; vi si trovano più di 400 specie di alberi e piante, tra cui diversi tipi rari. In più Peberholm è il luogo di nidificazione per una trentina di specie di uccelli che trovano habitat naturale con la crescita continua degli arbusti e alberi che favoriscono le colonie di uccelli a proliferare e aumentare sempre di più.
Inoltre sono presenti circa 500 tipologie di insetti, 30 specie di ragni, anche diversi rospi, lepri, conigli e topi.
Qui il sito ufficiale con tutte le informazioni pratiche: https://www.oresundsbron.com/sv/start
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