10 CURIOSITÀ SULLA LINGUA DANESE
Se sei ancora indeciso se studiarla, ti diciamo 10 divertenti curiosità sulla lingua danese che, forse, non conoscevi e che potrebbero farti innamorare!
QUESTIONE DI MUTUA INTELLIGIBILITÀ
Chi parla danese in maniera fluente o madrelingua ha un vantaggio: può comprendere anche il norvegese e lo svedese. Questo perché le tre lingue sono mutuamente intelligibili, il che significa che i parlanti di ciascuna di esse possono capire l’una dell’altra. Imparare il danese è quasi come imparare tre lingue in una.
CI TIENE ALLE RADICI
NON SOLO DANIMARCA
Ma è lingua ufficiale anche nel land tedesco dello Schleswig-Holstein, che confina con la Danimarca, visto che a lungo nella storia è stato parte del reame scandinavo. Inoltre, pur non essendo lingua ufficiale, il danese è molto parlato anche in Islanda, colonia danese fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale; e in alcune città della Scania, regione autonoma svedese parte della Danimarca fino al XVII secolo.
SI DISTINGUE NELLE VOCALI
Le tre lettere aggiuntive sono Æ, Ø e Å, che possono essere pronunciate in ben sedici modi diversi.
NON LE PIACE LA FORMALITÀ
I danesi non amano molto le rigide formalità, e tendono a mantenere un atteggiamento rilassato anche in contesti come l’università e il lavoro.
Questo mood si riflette anche nella lingua danese: infatti, esiste un modo più formale nel parlato, come il “Lei” italiano, ma è raramente usato. Esiste una distinzione tra il modo informale e quello educato di rivolgersi a qualcuno. “Du” è l’informale, mentre “De” è quello educato. Tuttavia, “De” è raramente usato nel linguaggio moderno e si trova principalmente nelle forme scritte o nelle lettere formali.
AMANTE DELLE COMPOSIZIONI
ATTENTO A COME PARLI
INFLUENCER INFLUENZATA
Negli ultimi decenni, invece, è avvenuto il contrario, ovvero la lingua danese è stata fortemente influenzata dalla lingua inglese. Ciò è dovuto al crescente uso dell’inglese come lingua internazionale, in particolare nell’ambito degli affari e della tecnologia.
FIGLIA DI ANDERSEN E KIERKEGAARD
Loro sono la punta di diamante del processo iniziato nel XVIII secolo e volto ad elevare stilisticamente e culturalmente l’idioma dei dani, utilizzato come simbolo dell’identità della Danimarca dopo la perdita di importanti territori in Svezia e in Germania.
IN CONTINUA EVOLUZIONE
Tuttavia, oggi “å” non ha completamente sostituito “aa” e alcune città come Aalborg, Aarhus e Nørre-Aaby continuano a prediligere la vecchia forma.