Mutua intelligibilità delle lingue nordiche:
DANESE FINLANDESE ISLANDESE NORVEGESE SVEDESE
Cosa c'è di vero?
Perchè alcune Lingue nordiche sono simili?
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ESISTE UNA LINGUA "SCANDINAVA"?
Chi non vive nei Paesi nordici potrebbe pensare che la comunicazione tra i parlanti nordici sia facile e che le loro lingue siano reciprocamente comprensibili. Da un punto di vista pratico, lo “scandinavo” è stato – e continua a essere – utilizzato quando molti danesi, norvegesi e svedesi comunicano tra loro. In genere, parlano la propria lingua, magari sostituendo alcune parole o frasi, oppure modificando leggermente la pronuncia a seconda dell’interlocutore.
Questo succede principalmente tra danesi e norvegesi, o tra svedesi e norvegesi, mentre danesi e svedesi sembra che abbiano più difficoltà (o meno volontà) a capirsi tra di loro.
In un articolo pubblicato nel 2012, la linguista Maisa Martin ha discusso se esista effettivamente lo Skandinaviska, un ibrido tra danese, norvegese e svedese. Nei documenti e nelle riunioni del Consiglio Nordico e del Consiglio dei Ministri Nordico, il termine “scandinavo” può riferirsi a una di queste tre lingue, mentre le altre lingue nordiche (di solito finlandese e islandese) vengono considerate a parte.
Vi è anche una certa intelligibilità tra alcune lingue dei segni e tra il finlandese e il kven (Norvegia) o il meänkieli (Svezia), due lingue minoritarie ufficialmente riconosciute e trattate come dialetti finlandesi. Il finlandese, il kven e il meänkieli appartengono tutti al ramo finnico della famiglia uralica, insieme all’estone, all’ingrico e al careliano.
Tuttavia, supporre che tutti i parlanti di lingue nordiche possano comprendersi tra loro è inesatto. Ci sono diversi fattori chiave da considerare:
2. L’intelligibilità reciproca – anche tra queste tre lingue – non è immediata, ma spesso asimmetrica e dipende da fattori come accento e dialetto.
3. L’intelligibilità reciproca dipende anche dal grado di esposizione: i danesi di Copenaghen possono sentire lo svedese regolarmente, ma questo non accade lontano dal confine.
4. L’intelligibilità reciproca solleva una questione politica: dare priorità alle lingue nazionali può portare alla mancata riconoscenza o addirittura allo svantaggio delle minoranze linguistiche.
MOLTE PIÙ LINGUE DI QUANTO SI POSSA PENSARE
Queste famiglie linguistiche si suddividono ulteriormente in sottofamiglie o generi, ovvero gruppi di lingue con caratteristiche simili. Le lingue vengono classificate in famiglie in base alle loro caratteristiche linguistiche comuni, un campo di studi chiamato tipologia linguistica. Seguendo questa logica, le lingue più comprensibili tra loro sono quelle più vicine all’interno della stessa famiglia. Ad esempio, i parlanti di danese, svedese e norvegese si capiscono più facilmente rispetto ai parlanti di tedesco o olandese (altre lingue germaniche, ma di un ramo diverso), mentre non possono comprendere il finlandese, che è una lingua completamente diversa, al punto da non essere nemmeno indoeuropea e con affinità unicamente con l’estone e l’ungherese (lingue ugro-finniche).
CAPIRSI NON È FACILE
Gli studi hanno dimostrato che l’intelligibilità reciproca tra danese, norvegese e svedese è asimmetrica. La linguista Charlotte Gooskens, che ha studiato la comunicazione inter-scandinava, ha scoperto che i norvegesi capiscono meglio il danese e lo svedese rispetto ai parlanti delle altre due lingue. Inoltre, i danesi comprendono meglio lo svedese rispetto agli svedesi che cercano di capire il danese, nonostante le due lingue siano quasi identiche a livello scritto. Questo può essere dovuto al fatto che la pronuncia dello svedese è più vicina alla sua forma scritta rispetto al danese, che invece presenta una grande discrepanza tra parlato e scritto.
Anche il dialetto della Scania, in Svezia, è difficile da capire: più vicino al danese che allo svedese (la Scania è stata a lungo parte della Danimarca), risulta in realtà assai complesso per entrambi i parlanti.
ESPOSIZIONE AD ALTRE LINGUE
Anche la vicinanza geografica favorisce l’apprendimento delle lingue vicine. Ad esempio, i sami trovano più comprensibili i dialetti sami vicini grazie al contatto linguistico. Inoltre, l’esposizione ai media e alla televisione influisce: nei Paesi scandinavi, la pratica di non doppiare film e serie straniere aiuta a familiarizzare con le altre lingue nordiche, e con le altre lingue in generale, soprattutto con l’inglese e il tedesco.
LA DIMENSIONE POLITICA DEL MITO
Negli ultimi anni, si è discusso se l’inglese possa essere una lingua più inclusiva per la comunicazione nordica, dato che il 95% dei giovani nordici lo considera facile da capire. Tuttavia, le lingue nordiche sono ancora viste come un elemento chiave dell’identità nordica, rendendo questa questione altamente politica.