LGBT in Danimarca: le associazioni

lgbt in Danimarca

Quali sono le associazioni LGBT in Danimarca? La Danimarca è uno dei Paesi più evoluti in termini di inclusione LGBTQIA+ nella società.

La Danimarca è uno dei Paesi più evoluti al mondo in termini di inclusione delle persone della comunità LGBTQIA+ nella società, sia a livello di leggi sia per la loro tutela.

Nel Paese c’è un’associazione nazionale che si occupa di tutto, dalla promozione di attività legate alla storia e all’orgoglio della comunità, al supporto in caso di necessità. Il nome attuale è LGBT+ Danmark, la seconda associazione più antica al mondo per persone LGBT+ (dopo la C.O.C. dei Paesi Bassi) che, al 2023, contava circa 1500 iscritti.

Oltre a LGBT+ Danmark, ci sono altre associazioni più o meno grandi, come Sabaah, Copenhagen Pride, MIX Film Festival (legato alla promozione di film indipendenti a tematica queer), TransAktion, LGBT Asylum e altre associazioni locali che elenchiamo qui di seguito:
Copenhagen Pride e gli altri Pride: Copenhagen Pride è l’associazione che si occupa di organizzare il Pride più grande della Danimarca, che si tiene ogni anno nella settimana centrale di agosto. Tuttavia, data la sua importanza, è spesso coinvolto nell’organizzazione anche dei Pride delle altre città, sia l’Aalborg Pride e l’Aarhus Pride, sia soprattutto quelli delle città più piccole che stanno cominciando a nascere nel Paese, ad esempio il Pride di Hostelbro, nello Jutland.
Nbro Pride: abbreviazione di Nørrebro Pride e basata nel quartiere di Nørrebro, unisce l’orgoglio LGBTIA+ a quello BIPoCs (Black/Indigenous/People of Colour), a simbolo della multiculturalità di quello che nel 2021 è stato eletto il quartiere più cool del mondo.
AURA: sezione di LGBT+ Danmark dedicata ai più giovani e ad aiutarli nel loro percorso di accettazione e tutela in caso di bullismo scolastico.
Lambda: la più grande associazione LGBTQIA+ a Fyn (Fionia), con sede a Odense, dove ha anche il suo Lambdas Bar.
Pan Idræt: Associazione sportiva LGBTQIA+ aperta a tutti (anche agli etero, naturalmente). L’obiettivo è aumentare l’inclusione nel mondo sportivo, e attualmente propone tutti i tipi di sport, dal calcio al nuoto, dalla danza allo yoga.
Foreningen for aseksuelle i DK: associazione dedicata alle persone asessuali;
Centri RED: Centri di accoglienza dedicati a persone LGBTQIA+ che non si sentono sicuri o accettati nel loro contesto familiare e/o lavorativo. Offre consulenza e supporto gratuiti 24/7;
Exitcirklen: Associazione che propone gruppi di conversazione e supporto per vittime di violenza psicologica in tutta la Danimarca;
LOKK: fondata e promossa da Mary di Danimarca, regina consorte di Federico X, è un’associazione che offre supporto a donne, bambini, e persone parte di minoranze che sono vittime di violenza nei rifugi e nei centri di accoglienza.
lgbt in Danimarca
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LGBT+ DANMARK

LGBT+ Danmark – Associazione nazionale di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (LGBT+ Danmark – Landsforeningen for bøsser, lesbiske, biseksuelle og transpersoner), è un’associazione che opera in ambito sociale e culturale organizzando comunità sociali ed eventi culturali. Lavora anche politicamente attraverso attività di lobbying, collaborazioni con altre organizzazioni di interesse, influenza dell’opinione pubblica e partecipazione a dibattiti pubblici. Tra le sue attività ci sono la lotta alla discriminazione, la legislazione familiare, le politiche sanitarie, l’informazione e l’educazione. L’associazione gestisce anche diversi progetti concreti sia in Danimarca che a livello internazionale, in Asia, Africa e Europa orientale.

LGBT+ Danmark è stata fondata nel 1948 come Kredsen af 1948, cambiando poco dopo nome in Forbundet af 1948. Ha cambiato diversi nomi nel corso della sua storia, adattandosi al cambiamento della comunità e alla sua espansione, e dal 2019 si chiama LGBT+ Danmark (negli anni precedenti era LGBT Danmark). Il gruppo target iniziale era composto da persone omosessuali e bisessuali, ma oggi comprende anche altre minoranze sessuali e di identità di genere.
La creazione dell’associazione odierna fu ispirata da realtà simili in Olanda e Svizzera, e fin dall’inizio è stata membro di una rete internazionale di associazioni omosessuali in Europa e USA. L’associazione ha avuto grande influenza sul lavoro politico e sociale per l’uguaglianza e la liberazione di omosessuali, bisessuali e successivamente anche persone trans in Danimarca. Molte altre associazioni politiche, sociali e culturali per persone LGBT+ sono nate da LGBT+ Danmark e successivamente sono diventate indipendenti, come MIX Film Festival e Copenhagen Pride.
LGBT+ Danmark e il movimento internazionale di cui faceva parte hanno trasformato la Danimarca da una società che escludeva e discriminava sistematicamente le minoranze sessuali e di genere in un paese che oggi si promuove come inclusivo nei confronti delle persone LGBT+, ottenendo secondo la Classifica dei Paesi di ILGA-Europe uno dei più alti livelli di uguaglianza e inclusione al mondo. Questo perché in Danimarca oggi le coppie omosessuali possono sposarsi, anche in Chiesa, adottare e i tassi di omofobia sono tra i più bassi in Europa. Inoltre, anche le altre minoranze di cui si occupa, come le persone transgender e non binary, godono di maggiori tutele rispetto ad altri Paesi europei, pur essendo ancora vittime di discriminazione anche nella monarchia nordica.

Evoluzione

L’obiettivo originale dell’associazione erano le persone omosessuali (allora chiamate “homofile”), uomini e donne. I bisessuali erano inclusi, ma nei primi decenni non avevano un ruolo visibile, e negli anni ’70 l’associazione si dichiarò come organizzazione per gay e lesbiche. Nel 2002 i bisessuali furono reinseriti nello statuto dell’associazione, e nel 2008 anche le persone transessuali, portando a un cambiamento di nome e attività, criticato da alcuni. Nel 2023 l’associazione funziona come alleanza politica per lesbiche, gay, bisessuali, trans, non-binary, queer, asessuali, intersessuali e altri.
Fin dall’inizio l’obiettivo dichiarato era l’uguaglianza con gli eterosessuali e l’inclusione sociale alla pari con tutti gli altri membri della società. Questo principio è stato declinato in modi diversi nei 75 anni di attività dell’associazione. Negli anni ’70 l’associazione iniziò a criticare le norme e le strutture sociali che escludevano le persone omosessuali, sia di sesso maschile che femminile. Negli anni 2010 e 2020 questo approccio fu chiamato critica delle norme, riscoperto da una nuova generazione di attivisti. Con il raggiungimento quasi totale dell’uguaglianza legale per gay e bisessuali e con l’inclusione delle persone trans nello statuto, l’associazione ha modificato strategia per concentrarsi maggiormente sui bisogni concreti delle singole minoranze, ad esempio sviluppando modelli legali per gestire diverse configurazioni di famiglie arcobaleno.

Influenza e importanza di LGBT+ Danmark

LGBT+ Danmark e C.O.C. nei Paesi Bassi, da cui prese ispirazione, sono le due associazioni LGBT+ più antiche ancora esistenti al mondo. La combinazione tra aggregare persone omosessuali (poi LGBT+) in comunità sociali e lavorare per i loro diritti e inclusione si è dimostrata sostenibile nel lungo periodo. La strategia di collaborare con politici di tutto lo spettro politico e accettare progressi graduali, piuttosto che rivoluzioni immediate, ha dato risultati.

Durante tutto il XX secolo pochi politici si sono occupati dei diritti degli omosessuali senza essere stimolati dall’associazione, e dopo il 2000 l’associazione collabora con tutti coloro che vogliono promuovere i suoi obiettivi. Ha avuto un ruolo centrale nella lotta per i diritti, la tolleranza e l’inclusione di gay, bisessuali e persone trans. L’associazione ha coordinato numerose iniziative sociali, politiche e culturali per persone LGBT+, tra cui MIX Film Festival, AIDS-Fondet, Radio Rosa (ora chiusa), Pan Idræt, Sabaah e Copenhagen Pride.

Attività internazionale

L’associazione si è presto affiliata all’International Committee for Sexual Equality (ICSE) negli anni ’50 e, dagli anni ’70, è stata membro dell’International Gay Organization (IGA), poi International Gay and Lesbian Organization (ILGA), oggi la maggiore organizzazione internazionale per associazioni LGBT+.

Ha mantenuto stretti rapporti con le altre associazioni LGBT+ nordiche, in particolare tramite il Nordic Council for Homosexuals (NRH). Negli anni ’80 e ’90 ha contribuito a garantire diritti familiari per gay e lesbiche. Attraverso ILGA e NRH ha promosso i diritti LGBT+ nel Nordic Council, nel Consiglio d’Europa, nell’UE e in altri forum internazionali.

SABAAH

Sabaah è un’associazione danese che si dedica al sostegno e all’inclusione delle persone LGBT+ di minoranza etnica, offrendo spazi sicuri, servizi di consulenza, attività educative e iniziative culturali. La sua nascita è strettamente legata alla volontà di creare un luogo in cui i membri di queste comunità potessero condividere esperienze, confrontarsi su sfide specifiche e trovare sostegno reciproco, cosa che all’epoca mancava nei contesti LGBT+ tradizionali in Danimarca.

Le origini di Sabaah risalgono al 2004, quando iniziò come Salon Oriental, un progetto temporaneo all’interno della Landsforeningen for Bøsser og Lesbiske (oggi LGBT+ Danmark, vedi paragrafi precedenti). Il progetto nasceva dall’esigenza di affrontare le problematiche specifiche delle persone LGBT+ di minoranza etnica, creando uno spazio di confronto e sostegno all’interno di una realtà associativa più ampia ma ancora non del tutto inclusiva delle diverse identità culturali. Dopo alcuni anni di attività, i fondatori decisero di rendere il progetto indipendente, dando vita a un’associazione autonoma con proprie regole, visione e missione.
Nel 2006, sei membri della comunità minoritaria etnica si incontrarono in una serata presso la Studenterhuset di Købmagergade e posero le basi ufficiali di Sabaah come associazione indipendente. Questo momento segnò l’inizio di un percorso volto a costruire una realtà inclusiva, capace di rispondere alle esigenze specifiche di minoranze spesso trascurate dalle istituzioni.
Nel corso degli anni, Sabaah ha sviluppato un ampio ventaglio di attività. Nel 2009 l’associazione ottenne una sovvenzione quadriennale dal Comune di Copenaghen attraverso il Dipartimento dei Servizi Sociali, che ha permesso l’avvio dei primi caffè sociali e servizi di consulenza. Inizialmente le attività si svolgevano in piccoli locali presi in affitto, con un solo impiegato a tempo parziale e incontri settimanali in spazi condivisi, ma già allora il progetto stava gettando le basi per un sostegno concreto e continuo alle persone LGBT+ di minoranza etnica.

Il 2015 è stato un anno di importanti sviluppi: oltre all’apertura di Sabaah Aarhus, la seconda sede dell’associazione, furono lanciati Outreach e i primi corsi di formazione per relatori e volontari, sostenuti da contributi comunali. L’obiettivo era creare percorsi educativi norm-critici rivolti a scuole, università e comunità, per promuovere una maggiore consapevolezza delle sfide e delle discriminazioni vissute da persone LGBT+ di minoranza etnica.
Nel 2016 venne inaugurato Cafe+, uno spazio dedicato a persone trans, femmes, non-binary e donne, aperto due volte alla settimana, e l’associazione organizzò la sua prima conferenza presso il Metropol College di Copenaghen, consolidando così il proprio ruolo anche come centro di formazione e sensibilizzazione.
Nel 2018, Sabaah ottenne una sede propria a Vesterbro, che permise di ampliare considerevolmente le attività, ospitare eventi, corsi, incontri e laboratori, e offrire un luogo fisico stabile per la comunità. Nello stesso anno l’associazione ricevette il Premio Tine Bryld, un riconoscimento che sottolineava il valore sociale e culturale del suo lavoro.

Negli anni successivi, Sabaah ha continuato a sviluppare progetti innovativi, tra cui iniziative rivolte a familiari e genitori di persone LGBT+ di minoranza etnica, sostenute da SIRI, e nel 2022 ha collaborato all’apertura del RED+ Krisecenter in Sjælland, un centro di crisi specializzato per persone LGBT+ facenti parte di minoranze etniche. Parallelamente, l’associazione ha portato avanti ricerche e studi sulle condizioni di vita delle persone LGBT+ di minoranza etnica, contribuendo a evidenziare bisogni specifici e a influenzare politiche sociali e programmi educativi a livello locale e nazionale.
Oggi Sabaah rappresenta una delle principali organizzazioni danesi per l’inclusione e il sostegno delle persone LGBT+ di minoranza etnica. La sua attività spazia dalla consulenza individuale e di gruppo, ai programmi educativi, agli eventi culturali e formativi, fino al supporto nei casi di emergenza.

LGBT ASYLUM

Molto importante anche il lavoro di LGBT Asylum, una comunità dedicata alle persone LGBTQI+ che chiedono asilo o hanno ottenuto lo status di rifugiato in Danimarca. Questi individui spesso affrontano solitudine, molestie, gravi problemi psicologici e rifiuti delle domande di asilo dovuti alla scarsa conoscenza delle problematiche LGBTQI+.

LGBT Asylum lavora per migliorare i diritti e le condizioni di vita dei richiedenti asilo e dei rifugiati LGBTQI+. Questo viene realizzato attraverso consulenze specializzate, supporto durante il processo di asilo e integrazione e la creazione di reti psicosociali solide. L’obiettivo è garantire migliori condizioni di vita e influenzare positivamente le politiche di asilo, integrazione e l’agenda politica LGBTQI+.
I richiedenti asilo e i rifugiati LGBTQI+ rappresentano un gruppo particolarmente vulnerabile e spesso trascurato. Essendo parte di più minoranze, incontrano difficoltà sia sociali sia sistemiche. Nei loro Paesi d’origine, molte di queste persone hanno subito violenze e discriminazioni basate sul loro orientamento sessuale o sulla loro identità di genere, costringendole a fuggire in cerca di protezione. All’arrivo in Danimarca, molti soffrono di traumi derivanti da torture, persecuzioni o umiliazioni. Ansia, depressione e PTSD sono comuni, e la vulnerabilità psicologica è spesso aggravata da omofobia o transfobia interiorizzate. Non sempre le persone LGBTQI+ si sentono sicure nell’esprimere apertamente il proprio orientamento sessuale o identità di genere nei centri per richiedenti asilo, neppure dopo aver ottenuto lo status di rifugiato. Inoltre, molti non si sentono completamente accolti nella comunità LGBTQI+ danese e raramente possono contare sul supporto della propria diaspora. Questo porta spesso a isolamento, solitudine e discriminazione.

LGBT Asylum si basa su cinque principi cardine che guidano ogni attività:

Diversità, uguaglianza e intersezionalità

Il lavoro si fonda sulla promozione dell’uguaglianza e della solidarietà, adottando pratiche non discriminatorie, sensibilità culturale e un approccio intersezionale. Viene riconosciuta la complessità delle forme di oppressione vissute dalle persone LGBTQI+, promuovendo inclusione tra identità sociali, politiche, di classe, etniche, religiose, di genere e sessuali.

Empowerment, autonomia e scelte informate

Le persone LGBTQI+ vengono supportate per acquisire conoscenze e comprensione del sistema danese di asilo e integrazione, così da poter prendere decisioni consapevoli. È fondamentale favorire l’autonomia e la capacità di influenzare il proprio percorso di vita e sviluppo personale.

Autodefinizione

Il diritto di determinare autonomamente la propria identità di genere e sessuale rappresenta un principio fondamentale. Le identità LGBTQI+ possono evolversi nel tempo, e genere e sessualità sono considerati fluidi e non lineari. La diversità culturale nelle percezioni di genere e sessualità è rispettata e valorizzata.

Queer-to-queer

Le attività e la comunità sono gestite da volontari che si identificano come LGBTQI+. Il metodo queer-to-queer permette di creare spazi sicuri dove le persone possono rispecchiarsi nelle proprie esperienze queer, rafforzando il senso di appartenenza a una comunità condivisa.

Organizzazione basata sulla comunità

È essenziale che le persone interessate siano rappresentate a più livelli nell’organizzazione. La partecipazione attiva ai processi decisionali garantisce che il gruppo target si senta visto, ascoltato, rispettato e al sicuro all’interno della comunità.

IL MIX FESTIVAL

Concludiamo con il MIX Festival, il festival cinematografico a tema LGBTQIA+ che si tiene ogni anno tra fine ottobre e inizio novembre, e promuove film indipendenti registi, e/o con attori e tematiche queer. È uno dei festival cinematografici LGBTQIA+ più antichi del mondo.

Il festival, interamente no-profit e gestito da volontari queer appassionati, presenta film innovativi che esplorano e celebrano le esperienze LGBTQIA+, favorendo al contempo un senso di comunità e un dialogo su questioni sociali cruciali. Offrendo una piattaforma a voci e storie poco rappresentate, MIX CPH continua a svolgere un ruolo fondamentale nella promozione dei diritti e della cultura LGBTQIA+ in Danimarca e oltre.

Articolo in collaborazione con

Robin Mørensson,
founder @ NØGLEN

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