A QUALE LINGUA ASSOMIGLIA IL FINLANDESE?
Il finlandese è sicuramente una lingua tra le più particolari d’Europa. E viene spesso da chiedersi “a quale lingua assomiglia il finlandese?”, visto che non sembra avere affinità con altre lingue, né con i vicini di casa russo e svedese.
La risposta è che il finlandese non assomiglia a nessuna delle lingue più comunemente parlate in Europa centrale e meridionale. Non condivide origini né con il latino, né con le lingue germaniche (e quindi quelle scandinave, come lo svedese), né con quelle slave (come il russo). A dirla tutta, il finlandese non è nemmeno una lingua indoeuropea, ma qualche parente in Europa ce l’ha.
A quale lingua assomiglia il finlandese?:
LE RADICI URALICHE DEL FINLANDESE
Il finlandese appartiene alla famiglia delle lingue uraliche, un gruppo linguistico che si estende dalla Finlandia fino alle remote regioni della Siberia. Le lingue uraliche prendono il nome dagli Urali, la catena montuosa che segna il confine tra Europa e Asia e che percorrono da nord a sud la Russia e il Kazakistan.
In questa famiglia rientrano anche l’estone, il sami (parlato dalle popolazioni indigene della Lapponia), e soprattutto l’ungherese, la lingua uralica più conosciuta dopo il finlandese.
La famiglia uralica si contrappone alle famiglie linguistica più diffuse nel continente europeo: quella indoeuropea, che comprende la stragrande maggioranza delle lingue europee. Questo fa sì che il finlandese risulti “estraneo” all’orecchio italiano e anche a quello della maggioranza degli europei. Le sue strutture, il lessico e la fonetica sono profondamente diversi da quelli delle lingue romanze, germaniche e slave.
In questa famiglia rientrano anche l’estone, il sami (parlato dalle popolazioni indigene della Lapponia), e soprattutto l’ungherese, la lingua uralica più conosciuta dopo il finlandese.
La famiglia uralica si contrappone alle famiglie linguistica più diffuse nel continente europeo: quella indoeuropea, che comprende la stragrande maggioranza delle lingue europee. Questo fa sì che il finlandese risulti “estraneo” all’orecchio italiano e anche a quello della maggioranza degli europei. Le sue strutture, il lessico e la fonetica sono profondamente diversi da quelli delle lingue romanze, germaniche e slave.
FINLANDESE ED ESTONE
Se volessimo trovare una lingua che assomiglia davvero al finlandese, la risposta più immediata sarebbe l’estone. Parlato in Estonia, appena a sud della Finlandia, l’estone è la lingua più vicina al finlandese dal punto di vista linguistico. Le due lingue condividono moltissimi tratti grammaticali, fonetici e lessicali e sono entrambe appartenenti al sottogruppo finnico della famiglia uralica.
Per un finlandese, imparare l’estone è relativamente semplice, e viceversa, anche se non si tratta di una comprensione immediata come quella tra italiano e spagnolo. Ad esempio, la parola “acqua” si dice “vesi” in finlandese e “vesi” anche in estone; “casa” è “talo” in entrambe. Tuttavia, le lingue si sono evolute separatamente per secoli e presentano anche differenze notevoli nella pronuncia, nel vocabolario e nella grammatica.
Per un finlandese, imparare l’estone è relativamente semplice, e viceversa, anche se non si tratta di una comprensione immediata come quella tra italiano e spagnolo. Ad esempio, la parola “acqua” si dice “vesi” in finlandese e “vesi” anche in estone; “casa” è “talo” in entrambe. Tuttavia, le lingue si sono evolute separatamente per secoli e presentano anche differenze notevoli nella pronuncia, nel vocabolario e nella grammatica.
FINLANDESE E UNGHERESE
Un’altra lingua affine al finlandese è come detto l’ungherese, sebbene la parentela sia molto più remota rispetto a quella con l’estone. Il finlandese e l’ungherese condividono alcune strutture grammaticali comuni, come l’ampio uso dei casi (forme che modificano le parole a seconda della loro funzione nella frase) e alcune radici lessicali comuni, ma la comprensione reciproca è praticamente nulla.
Un finlandese non riesce a capire l’ungherese senza studio approfondito, tanto quanto un italiano non capisce il russo. Questa distanza è il risultato di migliaia di anni di evoluzione separata e di influenze diverse da parte delle lingue circostanti.
IL FINLANDESE TRA ISOLAMENTO E INFLUENZE
Sebbene il finlandese sia linguisticamente isolato rispetto alle lingue dei Paesi vicini, non è rimasto impermeabile alle influenze esterne. Nel corso dei secoli, ha accolto e adattato moltissimi termini dallo svedese, dall’inglese, dal russo e dal tedesco, spesso modificandoli secondo le proprie regole fonetiche e grammaticali.
È interessante notare che, per ragioni storiche e politiche, il finlandese è stato a lungo affiancato dallo svedese come lingua ufficiale. Ancora oggi, una parte della popolazione finlandese parla svedese come prima lingua, e molti segnali stradali, documenti ufficiali e nomi di città sono bilingui. In Finlandia c’è anche una comunità autonoma di svedesi, nell’arcipelago delle Åland (che pure parla un dialetto svedese diverso da quello continentale).
È interessante notare che, per ragioni storiche e politiche, il finlandese è stato a lungo affiancato dallo svedese come lingua ufficiale. Ancora oggi, una parte della popolazione finlandese parla svedese come prima lingua, e molti segnali stradali, documenti ufficiali e nomi di città sono bilingui. In Finlandia c’è anche una comunità autonoma di svedesi, nell’arcipelago delle Åland (che pure parla un dialetto svedese diverso da quello continentale).
PERCHÉ IL FINLANDESE “SUONA STRANO”?
Per chi parla una lingua indoeuropea come l’italiano, il finlandese può apparire completamente alieno. Non è solo una questione di parole o suoni, ma di modalità di pensiero e di espressione. Le frasi possono essere molto concise oppure estremamente lunghe e articolate grazie all’agglutinazione. Le strutture sintattiche sono flessibili, e spesso il soggetto può essere omesso.
Inoltre, il finlandese è famoso per la presenza di parole intraducibili, come “sisu”, che esprime il concetto di determinazione e resilienza, o “kalsarikännit”, che indica il piacere di ubriacarsi da soli in casa in biancheria intima.
Inoltre, il finlandese è famoso per la presenza di parole intraducibili, come “sisu”, che esprime il concetto di determinazione e resilienza, o “kalsarikännit”, che indica il piacere di ubriacarsi da soli in casa in biancheria intima.
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